Come organizzare un viaggio in Sudafrica in inverno

Un viaggio in Sudafrica è una di quelle esperienze che rimarranno custodite e impresse in maniera indelebile nel vostro cuore. Un viaggio meraviglioso sotto tutti i punti di vista: vario, emozionante, ricco e sorprendente.

Per poter organizzare al meglio ogni aspetto della vostra vacanza e non trovarvi impreparati, come sempre ho raccolto una serie di informazioni utili che io stessa avrei voluto trovare in un unico articolo al fine di avere le idee ben chiare, soprattutto per ottimizzare i bagagli.

Quando andare

Non esiste una risposta esaustiva ed univoca. Il Sudafrica è meraviglioso in tutte le stagioni, che rispetto a noi, sono invertite, essendo il paese dislocato nell’emisfero australe. Questo significa che la nostra estate corrisponde al loro inverno e viceversa. La scelta del periodo dipende molto da quello che avete in mente e dalle vostre esigenze di viaggio.

Inverno sudafricano (la nostra estate)

A differenza di quello che si possa pensare, l’inverno nella zona australe dell’Africa è molto lontano dalla nostra concezione di inverno. A meno che non desideriate esplorare le vette della parte interna, in cui il clima è effettivamente molto rigido, in realtà l’inverno in Sudafrica assomiglia di più a un nostro autunno inoltrato o a una primavera appena iniziata e varia molto dalle zone.

Nella parte più a sud infatti è umido, con piogge frequenti e con temperature che non scendono mai sotto i 10 gradi, con poca differenza fra il giorno e la notte. Nelle giornate di sole il clima è tiepido e piacevole. Nella parte nord, quella dei grandi parchi naturali, le giornate sono tendenzialmente assolate, con temperature che sfiorano anche i 30 gradi di giorno, ma che appena tramonta il sole, scendono sensibilmente con una notevole escursione termica nelle ore notturne e nelle prime del giorno.

A livello turistico la scelta dell’inverno può essere ottimale per molti motivi:

  • essendo bassa stagione, i prezzi sono decisamente contenuti e la disponibilità di alloggi molto alta;
  • c’è poco affollamento presso le maggiori attrazioni turistiche;
  • le basse temperature rendono quasi insistente la presenza delle temute zanzare portatrici di malaria;
  • la stagione secca nella zona dei parchi, è perfetta per l’avvistamento degli animali: infatti i fiumi e i ruscelli in secca costringono gli animali a muoversi più spesso alla ricerca dell’acqua. Inoltre è il periodo degli accoppiamenti e della nascita dei cuccioli e della presenza in mare delle balene;
  • è il periodo migliore per il surf.

I contro a livello turistico sono:

  • la zona di Cape Town e le spiagge del sud sono meno vive e meno vivibili in esterno (mercatini, eventi e dehor), proprio per la piovosità maggiore. Gli eventi all’aperto sono ridotti;
  • le ore di luce sono minori;
  • alcune attrazioni potrebbero essere chiuse o a orari limitati;
  • le vigne sono spoglie e alcune tenute chiudono presto;
  • dovrete affrontare temperature rigide nei safari serali, notturni e del mattino prima dell’alba;
  • la garden route è meno vivibile a causa delle piogge frequenti e del tempo ballerino

Estate sudafricana (il nostro inverno)

Ovviamente la loro estate è il periodo più gettonato (e anche il più caro), in virtù delle temperature miti e delle maggiori ore di luce per sfruttare la giornata.

La zona di CapeTown brulica di eventi e sarà un vero piacere vivere all’aperto waterfront, spiagge e soprattutto la garden route che si anima di colori, fioriture e manifestazioni in ogni villaggio.

I contro a livello turistico sono:

  • prezzi maggiori
  • affollamento turistico
  • presenza di zanzare e rischio malaria più marcato
  • molto caldo nei parchi e nella savana nelle ore diurne

Durata del viaggio

Partendo dal presupposto che ognuno di noi desidera vedere il più possibile di questo incredibile paese, senza però fare la pallina da flipper, vi consigliamo non meno di 20 giorni, un numero minimo per vedere tutto senza stress e senza fare troppe rinunce. 25 sarebbe il massimo, considerando che dovrete mettere in conto 2 giorni di viaggio.

Documenti necessari

Chi viaggia in Sudafrica per motivi di turismo non ha bisogno di richiedere un visto turistico prima della partenza. Il visto verrà rilasciato gratuitamente all’arrivo e avrà una validità massima di 90 giorni, eventualmente rinnovabili di ulteriori 60 giorni in loco.

Se viaggiate con minori al seguito, nonostante non sia obbligatorio, vi consigliamo di portare con voi il certificato di nascita multilingue del bambino, che potrebbe essere richiesto durante un controllo da parte della polizia. Si richiede facilmente presso l’ufficio Anagrafe del vostro comune di residenza.

Come spostarsi

Il modo migliore per spostarsi in Sudafrica è quello di noleggiare una macchina e spostarsi in autonomia. Serve un driver? A nostro avviso, se siete abituati ai viaggi on the road, guidare in Sudafrica da soli non sarà sicuramente un problema.

Avendo scelto di trascorrere 1 mese intero in questo paese molto vasto, abbiamo deciso di attraversarlo tutto via strada, da Cape Town a Johannesburg: occorre però sottolineare, che tutta la parte compresa tra Port Elisabeth e Durban, pur essendo interessante dal punto di vista umano e sociale, non ha grande rilevanza turistica. Nell’economia di un viaggio della durata media di 20/25 giorni, non ha senso attraversarla in macchina: vi consigliamo quindi di spostarvi con un volo interno per proseguire verso nord più rapidamente.

Guidare in Sudafrica

Prima cosa da sapere è che la guida è a sinistra, come in tutti i paesi anglosassoni: non è complicato ma occorre farci l’abitudine.

Nella parte sud le strade sono tenute benissimo e ben illuminate: sono perfette e non si paga il pedaggio. Vi sembrerà di essere in Europa. Man mano che si lascia il sud e specialmente nella parte centro/nord, le strade diventano via via più dissestate, tenute male, non illuminate, con pecore e mucche che pascolano indisturbate sulla carreggiata (anche in autostrada), con gente che attraversa nei punti più impensabili (comprese le autostrade dove si fa anche autostop) e scarsamente segnalate. In alcuni casi dovrete affrontare sterrati.

In generale e vale quasi ovunque, l’uso della macchina è praticamente indispensabile per raggiungere non solo il vostro alloggio ma anche il ristorante per la sera. Infatti, quasi in ogni località, dopo le 5 di pomeriggio, le città e i villaggi si svuotano, dal momento che si mangia molto presto e le attività chiudono. Inoltre non esiste il concetto di “passeggio” in centro: anche per fare pochi isolati ci si sposta in auto.

Vi sconsigliamo di viaggiare dopo il tramonto: non tanto per questioni di sicurezza e criminalità, quanto per il fatto che la popolazione locale non automunita, si sposta a piedi lungo il ciglio delle strade non illuminate. Il rischio di investire qualcuno è altissimo, come quello di non avvistare in tempo una buca o di sbagliare strada.

Un piccolo accorgimento da sapere: gli automobilisti sudafricani hanno l’abitudine di far passare chi arriva più veloce, spostandosi sulla corsia di emergenza. Se vi dovesse capitare di sorpassare in questo modo, è usanza ringraziare esibendo le 4 frecce per qualche secondo.

La patente internazionale

Nonostante sia praticamente certo che non vi servirà mai, la patente internazionale è obbligatoria per legge. A scanso di equivoci, è comunque bene provvedere a richiedere una copia presso la Motorizzazione. Potrebbe infatti essere richiesta dalla compagnia di noleggio auto.

Inoltre risulta indispensabile in caso di incidenti stradali: le assicurazioni infatti potrebbero non rimborsare se al momento della guida non eravate in possesso della corretta documentazione.

Noleggio auto in Sudafrica

Noleggiare un’auto in Sudafrica è indubbiamente la soluzione più comoda e agevole per gustarsi un vero viaggio on the road. Nel caso in cui decidiate di effettuare un volo interno, per saltare la parte centrale, vi occorrerà un secondo noleggio.

Il 4×4 non è indispensabile: le condizioni delle strade sono ottime e anche nei parchi sono ben tenute, perfino quelle sterrate. Unica accortezza che mi sento di consigliarvi è quella di prediligere una macchina con un assetto più alto o un mini suv che vi permetta di superare le buche in maniera agevole e con un bagagliaio sufficientemente capiente da contenere tutti i vostri effeetti personali, per evitare che rimangano a vista (specialmente nelle grandi città).

Vi ricordiamo un dettaglio importante. Se avete intenzione di entrare o anche solo di attraversare il piccolo stato di eSwatini (ex Swaziland), dovrete comunicarlo al momento del noleggio. Vi verrà applicata una tassa da pagare obbligatoriamente.

I parcheggiatori

Purtroppo sono ovunque e non ve ne libererete. Alcuni sono ufficiali, con la pettorina e lo smartphone per il pagamento elettronico (in anticipo), altri (la maggior parte) sono abusivi e si tratta di persone disagiate che fondamentalmente chiedono un aiuto. Sono sempre molto gentili e ogni tanto insistenti. Tenete sempre qualche monetina a disposizione da dargli al vostro ritorno alla macchina.

Quanto costa un viaggio in Sudafrica

La voce più alta in un viaggio in Sudafrica è sicuramente il volo, che si aggira sui 700/800 fino ai 1000 euro in alta stagione. Una volta arrivati e aver noleggiato un’auto, il costo della vita è veramente basso, circa 1/3 in meno che in Europa.

Per farvi un’idea dei costi medi (in inverno) che dovrete affrontare:

  • 1 camera tripla in hotel o appartamento, spesso con colazione inclusa (anche cucinata alla carta): 50/60 euro
  • 1 birra media: 1.5/ 2.00 euro
  • 1 bottiglia di vino locale top: 11 euro
  • 1 cena per 3 a base di carne (bistecca) o pesce (gamberoni) con vino o birra con antipasto: 30 euro in 3

La vita è quindi notevolmente più economica e il viaggio si rivelerà davvero godereccio sotto tanti punti di vista. Ovviamente i parchi sono leggermente più cari della media. Ad esempio, prima di entrare al Kruger, vi consigliamo di fare una bella spesa in uno dei tanti supermercati ben forniti, per fare scorta di tutto quello che potrà servirvi nelle lunghe ore in giro per la savana: acqua, spuntini, cracker, carne secca, frutta e snack.

Se amate lo shopping, i grandi mall e centri commerciali di Cape Town vi faranno gola: vi assicuro che i prezzi sono decisamente vantaggiosi, anche per i marchi famosi e s incappate in una brutta giornata di pioggia, potrete darvi alla pazza gioia (a patto di aver spazio in valigia!).

E’ pericoloso un viaggio in Sudafrica?

Prima di partire per il Sudafrica abbiamo letto moltissimo sull’argomento criminalità e all’inizio eravamo alquanto allarmati. Poi, parlando con un’amica che vive a Cape Town e dopo aver visto con i nostri occhi, possiamo dirvi in assoluta franchezza, che dalla nostra esperienza, non abbiamo visto particolari criticità.

Ovviamente i contrasti economici e di vita sono lampanti e lo vedrete quasi ogni giorno e in ogni città: accanto a benessere ed opulenza, convive la miseria e la povertà di chi abita nelle township, la versione sudafricana delle favelas. Inutile girarci intorno: prima o poi, in futuro, qualcosa esploderà, le differenze sociali sono abissali e insostenibili. Ma se siete viaggiatori e turisti intelligenti, eviterete di girare a piedi e possibilmente starete alla larga, anche in macchina, dalle zone critiche, specialmente di sera.

Se rimarrete nelle zone più frequentate non avrete problemi e non vi sentirete mai in qualche modo minacciati: anche i mendicanti che si posizionano ai semafori sono sempre dignitosi e mai invadenti o insistenti.

Vi dirò di più: noi abbiamo visto sempre tanta gentilezza e disponibilità nelle persone, perfino nelle zone rurali più povere e meno turistiche del centro del paese. Nelle grandi città, come Cape Town e Johannesburg, che sono gli unici luoghi critici, valgono tutte le regole di buon senso che potreste applicare in qualsiasi metropoli del mondo: non lasciare oggetti di valore e di alcun tipo in macchina, parcheggiare e frequentare solamente le zone sicure, non indossare accessori preziosi, non aggirarsi a piedi di sera fuori dai quartieri safe.

In tutte le altre zone, quelle dei borghi e dei paesini, non avrete nemmeno questi problemi: è tutto molto sicuro, accogliente e nel sud del paese, vi assicuro, vi sembrerà di essere sbarcati in California.

Dove dormire in Sudafrica

La prima cosa che dovete sapere è che gli alloggi in Sudafrica sono di altissimo livello. Quello che viene classificato come 3 stelle, da noi sarebbe sicuramente un livello superiore.

Dagli appartamenti con angolo cottura alle camere di hotel, dai b&b ai cottage nei parchi, la qualità è sempre altissima e i costi bassi in maniera imbarazzante. Le camere pulitissime, curate, arredate con gusto. Le strutture spesso e volentieri dotate di giardini, piscine e angolo barbecue. Il personale disponibile e gentilissimo.

Nel prezzo spesso è compresa anche la colazione, che nella maggior parte dei casi, prevede oltre al buffet continentale, anche una parte cucinata alla carta.

Man mano che vi allontanerete dalla zona sud, vi accorgerete che, tranne qualche eccezione, i villaggi sono veramente essenziali. Per questo motivo, specialmente in prossimità dei parchi, vi consigliamo di scegliere alloggi che abbiano al loro interno un ristorante.

Vi ricordiamo però alcune cose da sapere:

  • in Sudafrica non esistono i riscaldamenti
  • per ovviare a questo inconveniente spesso troverete i condizionatori con funzione aria calda.
  • nella parte sud, la maggior parte dei letti è fornita di coperta elettrica.
  • non stupitevi se troverete sempre finestre e porte spalancate: i sudafricani hanno un rapporto particolare con il clima. E’ come se non esistesse distinzione fra dentro e fuori. In pieno inverno vedrete proprietari di hotel con giacche e cappelli all’interno e porte e finestre aperte. Così come la sera, rientrando in hotel, troverete la camere rifatta alla perfezione ma tutte le finestre spalancate. Lo so, assurdo e senza senso. Lo stesso vale anche per i ristoranti. In pieno inverno si mangia fuori o all’interno con le porte aperte e la giacca indosso.
  • negli alloggi dei parchi, specialmente il Kruger, anche in quelli più confortevoli, non vengono forniti phon. Vi sembrerà un dettaglio inutile ma vi garantisco che con le temperature basse della sera e della mattina, questo può risultare determinante, specialmente per chi come noi, ha trascorso diverse notti all’interno del Kruger.

Cosa mangiare in Sudafrica

La ristorazione in Sudafrica è stata una vera rivelazione. Il livello dei ristoranti, bistrot, caffetterie e roastery è davvero eccezionale, sia per la qualità eccelsa del cibo, della presentazione dei piatti e del personale preparato e accogliente, sia per la bellezza dei locali, arredati con gusto e raffinatezza. Sembra davvero di essere atterrati a NY o in California. Ogni pasto, colazione o merenda sarà una vera esperienza e vi scoprirete a fotografare i locali, uno più bello dell’altro.

Potrete sbizzarrirvi con la cucina migliore a prezzi irrisori: essendo un paese di oceano ma anche di pascoli, avrete l’imbarazzo della scelta. Da bistecche di prima qualità a ostriche, gamberoni e un pescato incredibile. Senza contare i piatti tipici come la carne di struzzo, facocero, impala e tanta selvaggina locale spesso in forma di carne secca, il biltong, che viene consumato come snack durante la giornata, perfetto per i lunghi trasferimenti e per le giornate di safari. Si trova non solo di manzo e maiale ma soprattutto di struzzo, antilope, kudu e impala. Da provare anche il bobotie, una specie di polpettone a base di carne macinata speziata con una copertura di uova e servito con fettine di banano fritto.

Senza contare le cucine di tutto il mondo e una spiccata presenza di piatti malesi, come i curry speziati, importati dagli schiavi presi in Asia durante il periodo coloniale.

Favolosi anche i rinomati (e super economici) vini del Sudafrica, che vengono prodotti nella zona vinicola di Stellenbosh, una delle più ricche e raffinate del paese.

Vi ricordiamo che dopo le 18 le città si svuotano e anche nei ristoranti alle 21 non c’è più nessuno (tranne nei centri più grandi). Questo significa, almeno nella stagione in cui siamo stati noi, che le cucine chiudono molto presto e si mangia intorno alle 19, in alcuni casi anche prima.

Inoltre vi avvisiamo che a dispetto di quello che si potrebbe pensare, l’acqua è potabile praticamente ovunque e non c’è nessun problema a mangiare frutta e verdura cruda. Nel caso ci fossero problemi, verrete adeguatamente avvisati dal personale.

Cosa mettere in valigia

In questo articolo parlerò della nostra esperienza in inverno (la nostra estate), dal momento che l’abbigliamento da portare in una stagione differente sarà sicuramente molto diverso: il mare in inverno è off limits e anche le piscine esterne non sono praticabili.

Vi posso anticipare che abbiamo viaggiato, per questione di praticità, con solamente 1 zainetto e 1 trolley da cabina a testa, avvalendoci delle lavanderie durante la nostra permanenza in Sudafrica. In questo modo non abbiamo avuto problemi di peso eccessivo, maggior snellezza nel cambio alloggio quasi quotidiano e in generale una ottimizzazione della roba da portare. Se però amate fare shopping, vi consiglio di portare con voi una borsa ripieghevole, che vi servirà per riporre tutti gli oggetti che vorrete acquistare in viaggio. I prezzi sono molto vantaggiosi, anche sull’abbigliamento di marca.

Il mio consiglio spassionato, al momento di fare la valigia, è quello di ragionare pensando di vestirsi a cipolla. Infatti nel corso della giornata le temperature variano molto, dal fresco pungente della mattina, al tepore delle ore centrali, in cui si rimane anche in manica corta.

Per la parte sud

Il sud del paese è favoloso e vi sembrerà di essere in Europa o in America. E’ quindi consigliato un abbigliamento urban, adatto a girare per paesini e borghi molto carini, dove avrete modo di frequentare bellissimi ristoranti e locali.

Indispensabile una giacca a vento e anti pioggia, per i repentini cambi di clima, un cappellino e una sciarpina per la gola, un paio di scarpe da ginnastica comode per camminare ma carine per girare in città.

Inoltre occorre acquistare, magari in loco, un adattatore per le prese elettriche.

Per i parchi e i luoghi naturali

I parchi sono polverosi e assolati. Di conseguenza è indispensabile portarsi in valigia:

  • un paio di scarpe da hiking (che vi potranno servire anche sulla garden route per escursioni a piedi),
  • una maglia termica per i safari al calar del sole e per gli alloggi nei parchi senza riscaldamento,
  • un cappello pesante
  • guanti (io ci ridevo prima di partire ma lì non so cosa avrei dato per averli con me) indispensabili per i safari notturni
  • abbigliamento sportivo e comodo per affrontare sia camminate che molte ore di macchina seduti,
  • crema solare per il viso e occhiali da sole
  • pastiglie per il mal di mare, in caso abbiate in programma l’escursione per avvistare le balene
  • una macchina fotografica dotata di ottimo zoom
  • binocolo per bambini
  • telescopio per cellulare: qui mi sento di dover spendere 2 parole. Il binocolo tradizionale di fascia alta, sono sincera, pur avendolo acquistato, non lo abbiamo mai usato. Molto più indicato uno medio stile decathlon, per far appassionare i bambini. Quello che invece mi avrebbe fatto molto comodo e l’ho scoperto solo li, è il telescopio da cellulare. Diciamoci la verità: oramai siamo tutti armati di smartphone e fotografare gli animali, specialmente quelli difficili come i felini con il cellulare, è quasi impossibile. Questo strumento, pratico, maneggevole e monofocale, è invece perfetto per riuscire a fare buone fotografie a distanza sfruttando il telefono.
  • power bank

Vi ricordo che nei camp dei parchi non esistono phon a disposizione. Se prevedere molte notti all’interno, vi consiglio di portare con voi un piccolo asciugacapelli da viaggio.

Sudafrica con i bambini

Il Sudafrica è praticamente una meta perfetta per i bambini: bellissima natura, esperienze incredibili a contatto con gli animali più spettacolari della terra, un livello sanitario ottimo, acqua potabile ovunque, cibo di ogni tipo a disposizione, supermercati eccezionali con tutto quello che occorre, attenzione e gentilezza da parte di tutti nei confronti dei più piccoli, kids menù in ogni ristorante, attività dedicate solo a loro e la possibilità di vivere un viaggio che difficilmente potranno scordare.

Ovviamente vi attendono molte ore di volo e per questo motivo, se i bambini sono molto piccoli, vi consiglio di partire attrezzati con una buona busy bag per i viaggi e i trasferimenti in auto. Mamme non fatevi attanagliare dai dubbi: è un viaggio assolutamente gestibile con i bambini. Inoltre avrete un immenso vantaggio: non c’è fuso orario. Di conseguenza non dovrete smaltire sonno e malumori dovuti ai cambi di orari.

L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di aspettare. Non giocatevi la carta Sudafrica troppo presto. I bambini molto piccoli, per quanto interessati agli animali, non fanno grande distinzione fra una pecora e un elefante, a livello di sensazioni. Probabilmente si emozioneranno di più ad accarezzare un coniglietto in fattoria. Ma dalle elementari in su, proveranno emozioni fortissime, trovandosi a pochi metri da leoni e giraffe e non se lo scorderanno mai più. Sarà un continuo: WOW. Ve lo garantisco. Non bruciatevi un viaggio che da grandicelli potranno vivere in tutta la sua complessità. Noi infatti abbiamo aspettato che nostro figlio arrivasse ai 10 anni.

Senza contare che i safari e i game drive, che durano anche 3/4 ore, sono riservati ai maggiori di 6 anni. Inoltre, specialmente al Kruger, dovrete affrontare ore infinite in macchina: difficile per un bambino troppo piccolo stare così tanto fermo e resistere ai bisogni fisiologici. Perché vi ricordo, che è assolutamente proibito scendere dalla propria vettura: questo significa che si possono utilizzare solamente i bagni presenti nei camp, che spesso distano anche 2 ore uno dall’altro. Capirete bene che avere al seguito bambini più grandi sarà indubbiamente molto più facile da gestire.

Inoltre i bambini più grandi potranno entrare in contatto con una realtà molto diversa da quella cui sono abituati: la povertà. Che voi scegliate o meno di visitare le township (ed è una decisione strettamente personale), avranno modo di vedere da vicino cosa vuol dire vivere in un ambiente povero e disagiato. Un bagno di realtà fa anche bene ai nostri figli e diventerà un utile spunto di riflessione in famiglia. Lo stesso vale anche per il discorso apartheid, strettamente connesso alla situazione sociale del paese.

Consigli utili

A parte le grandi città, in Sudafrica in inverno, i ritmi della giornata sono molto diversi dai nostri. Ci si sveglia presto per sfruttare le ore di luce e alle 17.30 circa, quando tramonta il sole, tutto chiude, negozi e musei compresi. Di solito è l’orario in cui si va a prendere possesso dell’alloggio, per poi uscire verso le 19 per cena. La giornata, a livello turistico, finisce molto presto e questo significa avere diversi tempi morti. Soprattutto se viaggiate con bambini, attrezzatevi per avere giochi da tavolo, libri da leggere e sfruttate queste ore per docce e compiti.

Inoltre è importante sapere che per problemi di approvvigionamento energetico, in Sudafrica 2 ore al giorno viene effettuato un black out della corrente. La fascia oraria interessata varia in base alla zona. Per conoscerle in anticipo e potervi organizzare, esiste un’app apposita, Loadshedding – ESP EskomSePush che fornisce gli orari dettagliati. La maggior parte delle strutture è provvista di generatori che permettono di avere almeno la luce, ma restano comunque inutilizzabili le prese, la tv e ovviamente i condizionatori per il riscaldamento.

Per avere sempre le mappe consultabili in tempo reale, oltre ad essere connessi a vostro piacimento, vi consigliamo caldamente di acquistare al vostro arrivo in Sudafrica, direttamente in aeroporto, una SIM prepagata, da inserire in un vecchio smartphone che non utilizzate più. In questo modo, lo potrete utilizzare come router, collegando i vostri cellulari. I principali operatori sono MNT, Vodacom (il nostro Vodafon) e CELL C. Le offerte sono più o meno simili e vi forniranno dai 30 ai 20 GB per circa 700 rand (ovvero 40€). Sarano sufficienti, chiederete voi? Vi assicuro che noi, in 30 giorni di viaggio, collegandoci in 2, non li abbiamo minimamente consumati. Infatti, soprattutto nella parte sud, il wifi è ovunque. Nella parte nord, specialmente nei parchi, è proprio difficile avere rete, di qualunque tipo. Ad esempio al Kruger, la connessione era quasi inesistente, se non nella zona ristorante dei camp.

Vi consigliamo caldamente l’acquisto della Wild Card. Se ne parla poco, ma per noi che abbiamo scelto una permanenza di 4 settimane in Sudafrica, si è rivelato uno strumento prezioso. Infatti la Wild Card è una tessera rilasciata dall’associazione South African National Parks (SANParks), che funziona in maniera molto simile a quella dei National Parks americani. E’ annuale e vi consentirà di entrare in un certo numero di parchi in Sudafrica gratuitamente. Si può acquistare direttamente on line e vi consigliamo di portare sempre con voi una copia cartacea, che snellirà le operazioni di registrazione all’ingresso dei parchi e delle zone naturali in cui occorre esibirla. Per capire se ne vale effettivamente la pena, consultate l’elenco dei parchi per confrontarlo con il vostro itinerario di viaggio.

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